Cave Cavam

di Alessandro Virgultiph © Marco Biancucci
Siamo andati a curiosare nei laboratori degli artigiani 1M, dove gli oggetti prendono forma, i metalli più resistenti si fondono per dare vita a sculture roventi e le matasse si srotolano e poi intrecciano in eleganti ricami. Di seguito gli scatti fotografici di alcune delle numerose botteghe storiche attive nelle Marche e riconosciute come appartenenti al settore dell’artigianato artistico tipico e tradizionale.
Il travertino e la cava: il legame con le origini

Il percorso di Alessandro Virgulti, creativo e artigiano contemporaneo del travertino, inizia da una passione connaturata per la materia prima e dal rapporto stretto con la cava madre.
“La mia tesi di laurea era incentrata sul recupero e bonifica di una cava e sul suo riadattamento ad uso artistico, non solo per la produzione artigianale ma anche come contenitore di esperienze culturali, location per attività e performance artistiche. E anche per attività didattiche.
Negli anni successivi purtroppo la cava finì in totale abbandono, anche diventando un luogo paludoso. E decisi di bonificarla io, fisicamente e personalmente, iniziando passo dopo passo a prendermene cura e a trasformarla in un luogo di creatività e produttività artigianale ma anche di accoglienza al pubblico, aperto alla gente”.

Il laboratorio

Il suo laboratorio è addirittura immerso nella natura aspra della cava, a Rosara, vicina ad Ascoli Piceno, città d’arte resa indimenticabile dalla luminosità del travertino piceno.
“La cava di estrazione del travertino in cui lavoro e in cui si trova il mio laboratorio è di origine romana. Finì nelle mani di un contadino, mio nonno, che scavò finché poté mantenere in questo modo la famiglia, poi destinò la cava a stalla e riparo per gli animali. In cava mio nonno aveva anche la sua officina in cui creava, inventava strumenti per il suo lavoro in campagna. Era portato per l’artigianato e per la creatività. E in questa officina, che lui ha originariamente allestito, ho trovato tanti spunti, ricordi e nutrimento per la mia creatività”.

La lavorazione, le tecniche, la sperimentazione

L’utilizzo che fa degli acidi su travertino per creare “superfici improvvisate”, porosità e disegni naturali è uno dei frutti della ricerca creativa di Alessandro Virgulti, che trae ispirazione dalle reazioni vive e imprevedibili che ogni lastra di travertino ha a contatto con gli acidi.
“La goccia d’acido che cade sul travertino crea degli effetti, delle macchie simili a nuvole, a chiome di alberi, a seconda della concentrazione d’acido che utilizzo e delle caratteristiche della singola pietra che ha comunque già in sé una base, una sorta di pittura naturale che caratterizza la sua texture. A quel punto inchiostro la superficie che si è venuta a creare, con le sue nuove porosità, e decido cosa stuccare e dove distribuire il colore, in modo da dare vita al dipinto su travertino, ogni volta veramente unico”.

Le creazioni

In ogni sua creazione, il filo conduttore è unire una cosa comune ad un ingrediente che la renda più curiosa. Sculture che si scompongono e diventano scatole, scrigni in pietra, invece dei più consueti in legno, con serratura e chiave.

In questa direzione creativa si muovono anche le collaborazioni con gli altri artigiani, in particolare con gli orafi, per realizzare scatoline in travertino per le fedi. E anche le collaborazioni che stabilisce con i clienti, dimostrandosi sempre aperto alle personalizzazioni e alla realizzazione di progetti, anche i più curiosi.
Il kit di mattoncini Cave Cavam è una sua curiosa e simpatica idea creativa. In una busta in iuta inserisce 100 mattoncini in travertino (mini conci a forma di parallelepipedo che permettono molte combinazioni) e un sacchetto di ghiaia, per realizzare la magia di creare un arco e comprendere in modo pratico le spinte che ne caratterizzano la struttura.

Il negozio

Il punto vendita Cave Cavam, con le creazioni in travertino di Alessadro Virgulti, è in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno.

L’infinita creatività di Alessandro Virgulti e le sue produzioni più contemporanee avranno presto una loro collocazione dedicata in una vetrina ad hoc, in via Tibaldeschi, a pochi metri dallo shop.

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